13 marzo 2013
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Il destino è stato crudele con Clive Burr; era il poderoso motore di una macchina inarrestabile come gli Iron Maiden dei primi anni '80, ed è finito miseramente su una sedia a rotelle, nemmeno più capace di impugnare le sue leggendarie bacchette marchiate "hit 'em hard". Proprio lui che andava come un treno e faceva sbuffare Steve Harris che doveva stargli dietro.
Clive è morto ma "Iron Maiden", "Killers" e "The Number of the Beast" rimangono, pietre miliari del metallo British, e di un'epoca d'oro che non c'è più.