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Alla fine del '79 i Black Sabbath erano letteralmente implosi: ridicolizzati dal loro imberbe gruppo di spalla nella tournee di "Never Say Die" (i Van Halen, all'epoca poco più che ventenni), vuoti di idee e logorati dalle droghe e da tensioni personali ormai insuperabili, non sembravano nemmeno poter stare negli stessi venti metri quadrati per più di mezz'ora senza prendersi per il collo l'uno con l'altro.
Ozzy abbandona definitivamente,senza un preciso proposito,se non quello di chiudersi per un mese in una camera d'albergo e ammazzare la depressione che lo attanaglia in tutti i modi che conosce.
Alla sua porta si presentano Don e Sharon Arden, padre e figlia, due potenti manager che riescono a fargli firmare un contratto per la Jet Records, un'etichetta collegata alla CBS. 
Ozzy si risveglia dal torpore: recluta il batterista degli Uriah Heep, Lee Kerslake, due vecchi draghi degli studi di registrazione come Bob Daisley e Don Airey per il basso e le tastiere, e scippa agli allora misconosciuti Quiet Riot un talentuoso giovane chitarrista, Randy Rhoads.
Il nuovo gruppo doveva chiamarsi "Blizzard of Ozz" ma l'intuito di Sharon, che nel frattempo diventa la compagna di Ozzy, suggerisce di sfruttare al meglio l'appeal dei Black Sabbath, e così "Blizzard" rimane il titolo del primo album, e il nome Ozzy Osbourne campeggia in copertina.
Ma è la musica che conta; basta con le sperimentazioni, basta con la psichedelia e le zaffate sulfuree: Ozzy sceglie per la sua nuova band un taglio moderno, preconizzando quello che sarà il movimento hard rock degli anni '80; si "americanizza", prende casa a Los Angeles e il suo percorso artistico cambia radicalmente
Randy Rhoads è un chitarrista fenomenale e istruito: macina riff al vetriolo, come in "I don't know", e assoli classicheggianti ("Mr. Crowley") alla stessa maniera, segnando lo standard che mille epigoni seguiranno per tutto il decennio; con una mossa imprevedibile, Ozzy e Sharon riescono a mettere insieme il fascino demoniaco del cantante maledetto ("Suicide Solution" è più di un richiamo a certe abitudini) con un talento esplosivo come quello di Randy, e la giusta dose di melodia, "Goodbye to Romance" su tutte
Botto micidiale.
L'album vende a carrettate e si sente perfino alla radio, anche perchè le chitarre non sono più scordate tre semitoni più in basso.
Per la tournee Kerslake e Daisley sono liquidati alla fine del 1980, e sostituiti con altri due giovani prodigi, Rudy Sarzo (ancora sottratto ai Quiet Riot) e l'ottimo Tommy Aldridge,che diventeranno una sezione ritmica richiestissima,  ma questo quartetto sforna anche un secondo album straordinario: "Diary of a madman" nel 1981 mantiene uno standard qualitativo altissimo, con il riff micidiale di "Over the Mountain", la melodia ariosa di "Flying High Again", una ballad superlativa ("You can't kill rock 'n roll"),e più di qualche reminiscenza passata nelle spire malefiche di "Believer" e nell'orchestrazione a-la "Sabotage" di "Diary".
Poi Rhoads morirà in un incredibile incidente aereo,e il capitolo fondamentale della saga solista del buon Ozzy si chiuderà prima di aver sviluppato tutte le sue possibilità, ma due pietre miliari hard rock erano state già poste, e un eccellente live postumo, uscito nel 1987, rimane come giusto epitaffio per il progetto "Blizzard of Ozz", anche se varrebbe la pena di setacciare le bancarelle in cerca di qualche bootleg meno artefatto.

capitolo edizione (aka le dolenti note,in questo caso):recentemente,a causa di non precisate beghe legali, questi due album sono stati ritoccati pesantemente, sostituendo le parti di basso e batteria e alterando il mixaggio; quindi le nuove edizioni, quelle del 2002 con le bonus track, sono da evitare come la peste, anche se il packaging è bello; meglio piuttosto ripiegare sui remaster del '95, quelli con la copertina "ridotta" alla maniera della Mobile Fidelity, o addirittura sulle vecchie edizioni Jet, che giacciono di sicuro su qualche bancarella a prezzo di saldo; le CBS\Sony con l'antico bollino rosso Nice Price sono un po' piatte (basta alzare il volume comunque, c'è una manopola apposita), eppoi immancabilmente ci sarebbero anche delle eccellenti giapponesi first press (sempre Sony\CBS), probabilmente le migliori di tutte ma non certo meritevoli delle aste sanguinose che sto vedendo ultimamente.

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